lunedì 24 marzo 2014

istat intenzione di semine vernine


INTENZIONI DI SEMINE 2013-2014













-4 MARZO 2014-

Investing.com – L’Istat ha rilasciato le informazioni sulle intenzioni di semina per la stagione agraria 2013-2014 entrante, secondo quanto dichiarato dai coltivatori, si registra un aumento delle semine solo per il frumento duro (+0.1%) mentre diminuiscono le percentuali di semina di frumento tenero (-2.5%), orzo (-0.3%), avena (-10.0%), mais da granella (-3.1%), sorgo (-9.6%), riso (-4.6%) e altri cereali (-1.5%).
Per i semi oleosi si registra un decremento delle superfici coltivate a Girasole (-3.0%), e soia (-2.4%); aumentano invece quelle di colza e ravizzone (+3.9%).
Per le ortive aumentano le superfici adibite a coltivazione del Pomodoro (+1.7%) ed ai legumi freschi (+1.0%), mentre diminuiscono (-2.9%) quelle impiegate per le “altre ortive”.
Per le leguminose da granella, saranno in diminuzione le superfici coltivate a piselli (-1.0%), e quelle destinate a fagioli e fave (-5.5%), contro un aumento di quelle coltivate ad “altri legumi secchi”.
In lieve diminuzione (-0.8%), le superfici destinate a foraggere temporanee quali mais da foraggio e altre foraggere temporanee; in calo le superfici a patate (-2.2%) e del tabacco (-3.8%).
E’ previsto un aumento (+1.9%) delle superfici destinate a colture floreali e di quelle riservate alla coltura della barbabietola da zucchero(+2.1%).
Importante è l’aumento (+18.7%), delle superfici che vengono dichiarate “ a riposo” con le motivazioni principali della rotazione agronomica pluriennale ed in misura minore dell’incertezza di mercato o della scarsa remunerazione.



Da notare,l'aumento delle superficie a riposo,mentre ci si affanna a spiegare, che l'italia è costretta ad importare grano estero per mancanza di disponibilità locale,una vera contraddizione,naturalmente, tutto ciò avviene sotto gli occhi delle autorità governative e delle associazione di categoria,le quali,ultimamente,sono preoccupati da un aumento dei prezzi dei cereali,fosse mai che gli agricoltori guadagnino qualche euro in più per far quadrare i conti,,sinceramente delle associazioni di categoria potremmo  tranquillamente  fare a meno,qualche idiota in meno ,non farebbe che bene al comparto agricolo italiano-Si preoccupano del fatto che un piatto di pasta possa costare qualche centesimo in più,mentre degli sprechi e delle ruberie intorno al comparto agricolo non una parola-

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