martedì 6 maggio 2014

le vie del grano-Canada/Italia

Le vie del grano Canada/Italia-


Il blog,con questo post,vuole occuparsi del mercato estero del grano duro,in particolare vuole occuparsi del suo principale concorrente,il Canada-
Il Canada è il primo produttore di grano duro al mondo,nel 2013 il suo raccolto è stato un record,ben
6ml. di tonnellate,ma esso non primeggia solo sotto il profilo quantitativo,dalle sue fattorie partono granelle di ottima qualità,con contenuti proteici elevati,ed è proprio da quì che i nostri trasformatori importano grano iperproteico con il quale fanno la pasta made in ytali,poiche la produzione italiana di grano duro,con i suoi 4,5ml/t. non è sufficiente a soddisfare le richieste del mercato.

Come potete vedere dalla foto in alto ,il grano canadese prende diverse vie per poi arrivare qua in Italia,il suo itinerario è dettato anche da questioni logistiche obbligate,come accade in inverno,quando la via dei grandi
laghi ghiaccia e il trasporto con le barche è impossibilitato,esso viene caricato sui treni e portato negli usa per poi essere imbarcato in un porto statunitense n.d.r. e trasferito in italia,ma questa operazione è anche la più onerosa sotto il profilo economico-
Quando la via dei grandi laghi è agibile, attraverso essi,il grano raggiunge il porto di San Lorenzo a est   ,dove verrà imbarcato su grandi navi con capacità 30.000/50.000 tonnellate ,le quali sfociando nell'atlantico prendono la rotta per raggiungere l'Italia e attraccare in uno dei suoi porti per poi essere trasportato presso il molino-
Altra rotta è l'imbarco nel porto di Vancouver a ovest,da dove grandi navi come le panamax con capacità di 50.000/tonnellate, prima con rotta sul pacifico,poi attraverso il canale di Panama , arrivano fino ai nostri porti per poi raggiungere il molino,queste enormi navi in Italia possono attraccare solo in alcuni porti-
-Trieste,Marghera,Ravenna,Ancona,Bari,Livorno,La Spezia-
Quest'anno,dalla raccolta ad oggi in Italia sono arrivate ben 554.000/tonnellate,contro i 350.700/t. del 2013 un incremento di non poco conto rispetto all'anno precedente,tenendo ben presente,come pubblicato nei post precedenti, dove si parla di un'esportazione assai difficoltosa dato il rigido inverno che ha colpito il Canada,dove le ferrovie non sembravano in grado di gestire il trasporto-
L'Italia,non importa solo dal Canada,ma in questa occasione abbiamo voluto occuparci proprio di esso,poiche il suo potenziale produttivo ,con caratteristiche qualitative eccelse,lo rende il nostro primo concorrente-
Prossimamente,ci occuperemo anche dei costi di trasporto e delle dinamiche di mercato dal Canada,cercando di fare luce su alcuni aspetti ai più sconosciuti-

Questo post è stato realizzatto con l'apporto tecnico di uno dei suoi coautori che pubblicamente ringrazio-

-Grazie -Orzo vestito-

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