OSSERVATORIO
Dai grani gialli alle spighe bianche
L’impronta sgradita del mal del piede
Lorenzo Tosi, Terra e Vita
21 Maggio 2014
Le mie preoccupazioni,come denunciato http://granoduroitalia.blogspot.it/2014/05/grano-duro-futuro-prossimo.html cominciano a trovare conferma anche sulla stampa specializzata-
Il prossimo raccolto si appresta ad'avvenire con una forte incognita sia a livello quantitativo che qualitativo-
A piè di pagina ,riporto un'altra insidia per la cerealicoltura mondiale,El Nino-
Il prossimo raccolto si appresta ad'avvenire con una forte incognita sia a livello quantitativo che qualitativo-
A piè di pagina ,riporto un'altra insidia per la cerealicoltura mondiale,El Nino-
Campi di frumento macchiati dalle spighe bianche. «Si notano – riferisceGianfranco Pradolesi di Terremerse – soprattutto nella parte est della pianura padana». Si tratta del sintomo caratteristico degli attacchi del mal del piede durante la fase di accestimento-inizio levata. Cambia la tonalità rispetto all’allarme lanciato da questa rivista a fine inverno (”Grani gialli”, si veda Terra e Vita n. 12), non calano le preoccupazioni per le rese. «Sono evidenti – afferma Stefano Ravaglia di Sis, la società sementiera con sede a Idice (Bo) – soprattutto sui ringrani, sulle minime lavorazioni o comunque sui terreni lavorati poco e nei suoli che hanno sofferto per i ristagni idrici».
Il clima caldo e piovoso ha infatti incrementato la pericolosità degli attacchi fungini, sia al Nord che al Sud. Solo un’attenta esecuzione dei trattamenti ha consentito di evitare la diffusione delle septoriosi e gli attacchi della fusariosi della spiga, ma le colture cerealicole si portano comunque in dote gli effetti delle patologie invernali. Peculiarità di questo 2014 sono state infatti le virosi, confermate, del Nanismo giallo dell’orzo e dei cereali (il complesso virale BYDV/CYDV) trasmesse dagli afidi (la cui pullulazione è stata favorita del clima mite).
Al Centro-Sud la ruggine gialla e quella bruna hanno colpito le varietà più sensibili di grano duro, mentre al Nord le limitazioni maggiori sono costituite per l’appunto dagli effetti della fusariosi del mal del piede.
E un’altra eredità dell’anomalia climatica dell’ultimo inverno è rappresentata dalla scarsa fertilità delle spighe. «La spigatura – conferma Ravaglia – è stata anticipata di 2-3 settimane e ha coinciso con un periodo con escursioni termiche che possono aver sfavorito la fecondazione». Il responso sugli effetti di questi problemi sulla qualità e sulle rese arriverà con le raccolte, anch’esse anticipate, ormai prossime.
ETF SECURITIES
PER INFO VISITA IL SITO: ETFSECURITIES.COM
Cresce la probabilità dell’arrivo dell’anticiclone El Nino
Nonostante l’ulteriore peggioramento della situazione tra Russia e Ucraina, durante la scorsa settimana gli ETC sull’oro hanno registrato dei deflussi.
PER INFO VISITA IL SITO: ETFSECURITIES.COM
Nonostante l’ulteriore peggioramento della situazione tra Russia e Ucraina, durante la scorsa settimana gli ETC sull’oro hanno registrato dei deflussi. I flussi netti del mese rimangono in ogni caso fortemente positivi, perché gli investitori si mantengono posizionati per una possibile crisi in Est Ucraina. Alla luce del recente aumento dei prezzi si sono verificate prese di profitto su nickel e platino, e il sempre più probabile arrivo dell’anticiclone El Nino quest’estate ha portato gli investitori a favorire un’esposizione diversificata nel settore agricolo.
Punti chiave:
Gli investitori cercano l’esposizione nel settore agricolo prima della stagione della semina. L’ETFS Agriculture (AIGA) ha registrato 5 milioni di dollari di afflussi la scorsa settimana, la cifra più alta da 5 settimane, data la sempre maggiore probabilità dell’arrivo dell’anticiclone El Nino. L’Australian Bureau of Meteorology ha previsto il 70% di probabilità che l’Australia ne venga colpita quest’estate dopo 4 anni. Il prezzo di molte commodity agricole è destinato ad aumentare se condizioni meteo estreme interromperanno la produzione. Gli investitori hanno di conseguenza preso posizioni diversificate. Singolarmente, gli ETC di mais e soia hanno avuto afflussi rispettivamente per 2,9 e 3 milioni di dollari. Il prezzo del mais è crollato di quasi il 6% la scorsa settimana, dopo che l’USDA ha migliorato le previsioni del raccolto e si attende ora 13 milioni di tonnellate di surplus per il 2014-2015.
Nessun commento:
Posta un commento