giovedì 29 maggio 2014

Grano duro/torna l'accoppiamento-

Alla fine ci sono riusciti,non possono proprio fare a meno 
dell'assistenzialismo-






I produttori di grano duro italiani,possono tornare a fare sogni  tranquilli,i loro problemi sono finiti, forse è la volta buona che si chiude-


Agricoltura: Malaspina, svolta positiva inserimento aiuto grano duro

28 Maggio 2014 - 16:48

(ASCA) - Ancona, 28 mag 2014 - ''Una svolta per arrestare la continua perdita di superfici a grano duro, stimata negli ultimi anni in circa 500.000 ettari; una conquista per la produzione di pasta nazionale made in Italy, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo''. L'assessore all'Agricoltura della Regione Marche, Maura Malaspina, sottolinea, con queste parole, l'accordo raggiunto sulla nuova Politica agricola comune 2014-2020, tra la Commissione politiche agricole della Conferenza della Regioni e il ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, in merito al ''Primo pilastro'': quello dei pagamenti diretti. Malaspina sottolinea l'importanza dell'inserimento del grano duro fra gli aiuti ''accoppiati ai seminativi'' del centro sud. ''L'Italia gia' ora copre appena il 50 per cento del proprio fabbisogno di frumento duro, indirizzato alla produzione di semole e pasta esportate in tutto il mondo - ricorda l'assessore - Attuando, poi, un sano e opportuno avvicendamento, si potranno aiutare anche le colture proteiche ed oleoproteaginose, di cui conosciamo bene l'importanza per i nostri territori e per le filiere zootecniche Ogm free. In questo modo il sistema dei seminativi puo' tenere, sia in termini economici che ambientali''. L'assessore ha anche richiamato l'attenzione ''su come l'abbandono, in questi anni, della semente certificata abbia creato problemi di qualita' delle produzioni, nonche' un aumento dell'utilizzo di erbicidi e fitofarmaci per l'uso di semente non identificata e di scarsa qualita'. Seminare prodotto certificato, infatti, da' la possibilita' di utilizzare semente di buona qualita' (in termini di purezza, sanita', germinabilita'), di diminuire la quantita' di seme, di scegliere le varieta' che meglio si adattano alle diverse condizioni geopedologiche e climatiche e che possono raggiungere profili qualitativi rispondenti alle diverse esigenze dell'industria, diminuire i trattamenti erbicidi e anticrittogamici. Utilizzare semente certificata significa, poi, tracciare fin dall'inizio la filiera''. res/rus

17 commenti:

  1. a parte il discorso del seme certificato su cui tanto abbimo già detto, x il resto possiamo dire:tanto rumore x nulla

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    1. La verità,sta nel fatto che i soldi stanno finendo,anzichè usare quei pochi che restano per chi lavora la terra,si continua a foraggiare lobby e opportunisti del settore-Lo spostamento di incendi risorse sul 2° pilastro è un aiuto agli industriali delle macchine agricole che sono con l'acqua alla gola ,e questi spiccioli ai sementieri è un regalino ha un bambino capriccioso,ma in entrambi i casi chi ci rimette seriamente è colui che lavora la terra,per chi non l'avesse ancora capito ,nel 2019 i titoli attuali avranno subito una riduzione pari al 40% del valore attuale,agli agricoltori resteranno le briciole-

      P.S.Giovanni come si presentano i campi dalle tue parti?
      invito i pugliesi a fare un report sulle condizioni dei campi del tavoliere-

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  2. ...questo aiuto però sembra meno assurdo del precedente, in linea di principio. Provo a spiegarmi: la volta precedente, Assosementi si insinuò attraverso uno studio misterioso sulla riduzione di CO2 in un premio comunitario dal quale il seme certificato era stato precedentemente espressamente escluso, generando un danno economico netto per l'agricoltore che usava seme aziendale. In questo caso l'aiuto se lo sono guadagnato con la loro capacità di lobbyng, dunque a noi produttori di grano duro non ci hanno tolto nulla (perchè nulla ci era stato destinato, anzi forse ora ci guadagniamo qualche euro alla fin fine), semmai tolgono alla agricoltura in generale una parte della PAC...ma tanto ormai la PAC è destinata più agli utenti esterni di ogni categoria che agli agricoltori, per cui che ne approfittino pure i sementieri non mi scandalizza. Comunque attendo la versione ufficiale del provvedimento per una valutazione più completa.

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    1. .....bee, la prossima pac,sarà fortemente ridimensionata sotto il profilo economico,(io personalmente sono sempre stato avverso nei confronti di questo strumento),però è un dato di fatto,che la pac ha come primo obbiettivo riequilibrare i redditi degli agricoltori,redditi messi a dura prova e compressi sempre di più dalla globalizzazione,se i pagamenti diretti saranno sempre più ridimensionati, potrebbe verificarsi anche un significativo disimpegno sul secondo pilastro e per l'italia saranno soldi persi -
      Le lobby,devono capire che gli agricoltori non possono correre in banca a contrarre debiti anche per acquistare i fazzoletti per pulirsi il naso.
      Attendiamo il documento ufficiale.....

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    2. che scendano i pagamenti diretti è da verificare, per alcune colture (grano duro) e per alcune Regioni (tipo la mia) tendo ad escluderlo. Questo sarà un problema per le Regioni privilegiate, anche se si è scelto il criterio di convergenza più morbido possibile.

      il secondo pilastro (cioè lo sviluppo rurale) è slegato dalla attività agricola nella realtà. Gli aiuti per i trattori (o in generale per ciò che serve per l'attività agricola reale) sono la minima parte, il grosso va in attività extraagricole di ogni sorta che neanche ti immagini, dunque l'agricoltura potrebbe anche stopparsi, ma il secondo pilastro andrebbe avanti tranquillo (probabilmente nel caso limite della nostra scomparsa spenderebbero tutto in musei dell'agricoltura, con film, video, studi, hostess, mangiate e tutto ciò che gira intorno). L'unico vero fattore limitante del secondo pilastro è il cofinanziamento statale o regionale (solo una parte sono fondi Europei), visto che abbiamo le pezze al culo dal punto di vista delle finanze pubbliche.

      Tra gli obiettivi della prossima PAC c'è anche lo stimolo della occupazione, è probabile che i sementieri hanno fatto gioco sulla chiusura del loro settore e quindi la creazione di nuova disoccupazione, cosa che il governo teme prima di ogni altra cosa.

      Dunque attendiamo, ma penso che stavolta, di riflesso i sementieri potrebbero aver favorito anche noi...se accade gli dedico un post di sentiti ringraziamenti

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    3. granduro e mimmo,avete qualche notizia piu certa riguardo l'avvicendamento?mi spiego:io quest'anno nella domanda pac ho aperto l'impegno art 68 su molti terreni perchè mi era stato assicurato dal mio sindacato cha avremmo preso il premio x quest'anno(l'importo sarà poi da verificare in base agli ettari totali richiesti)e poi il tutto si sarebbe chiuso alla fine del 2014 perchè dal 2015 ci sarà da rispettare le nuove norme,greening etc...ora invece mi hanno detto che avendo richiesto il premio sarò comunque obbligato l'anno prossimo a rispettate l'avvicendamento biennale(non retribuita la seconda annualità) pena il recupero dei soldi percepiti quest'anno,in pratica mi troverei costretto a seminare quasi tutto favino o altro maggese,so che è uscita una circolare agea che conferma questa notizia,sapete dirmi se su questo punto è stata detta la parola fine o anche su questo entro il 30 luglio potrebbe uscire qualche ulteriore novità?

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  3. dallle mie parti la situazione è eterogenea:ci sono campi trattati che sono belli e dovrebbero dare ottime produzioni e campi non trattati dove la ruggine l'ha fatta da padrone,in generale le piogge di aprile.maggio e le temperature non molto alte di questi giorni stanno favorendo una buona maturazione,io credo cha alla fine ci sarà una produzione in linea con l'anno scorso,penso che si inizierà a mietere dopo il 10 giugno,tempo permettendo

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    1. Il valore dei titoli scenderà per forza ,poichè le risorse destinate ad essi sono stati tagliati,poi magari con l'accoppiamento,il greening ed altre forme di sostegno torneranno ai valori attuali ma è tutto da verificare-
      Lascia stare film e musei,ci sono stati interi distretti industriali chiusi,e l'unica cosa che si vede è rassegnazione e preoccupazione,quando finiranno gli ammortizzatori sociali arriverà anche la disperazione,altro che film e musei-
      Torno a rimarcare la mia contrarietà a qualunque tipo di sostegno per qualsiasi comparto produttivo,tuttavia il comparto agricolo è strategico per una nazione,o per un continente ed è per questo ,che lo si è voluto sostenere.Alimentare con questi fondi attività extra agricole alla lunga danneggerà solo l'agricoltura vera e quando le superficie a riposo arriveranno a livelli elevati,vedremo che fine faranno gli addetti dell'indotto ,poichè se l'agricoltore non riesce a far quadrare i conti,chiude e se ne va a spasso-
      Per mè,i sementieri puoi anche invitarli a cena a casa tua per ringraziarli, io ho come l'impressione,che pasteggino da un bel pezzo a spese mie-
      Dici che il governo si sia spaventato dell'aumento della disoccupazione?bee,tieniti forte,la disoccupazione è la chiave di volta del nuovo sistema economico-finanziario-sociale,che ci stanno imponendo,una occasione del genere non la sarebbero fatta scappare-
      Le ragioni di questo regalo ai sementieri è di origine politica,magari un'altra volta ci facciamo una bella chiacchierata sopra-

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    2. ma la convergenza dove la metti? i titoli tenderanno a uniformarsi, dunque sebbene il plafond totale sia inferiore (mi pare circa il 10%), i titoli bassi cresceranno e quelli alti si ridurranno (massimo un 30% se non sbaglio). L'Italia ha scelto il modello irlandese dunque questo meccanismo sarà molto lento sino al 2019 (e mantenendo comunque delle differenze), ma in linea di massima chi ha titoli bassi ci guadagnerà. La nuova Pac si basa proprio sul principio di uniformare i titoli.

      Forse l'accoppiamento grano duro è saltato...

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    3. sono tante le incognite,comunque nel 2019 i titoli in possesso dell'agricoltore non potranno essere inferiori al 60% di quelli attuali-
      Scommetto che fino al 1° agosto,molte cose saranno cambiate ancora-
      Forse,è più probabile che resti l'art.68 così com'è-In alternativa,dovranno spremersi le meningi per arrivare a proporre un sistema tipo Francese-

      Se dovesse saltare l'accoppiamento col duro,aprirò una sottoscrizione per aiutare i sementieri a sbarcare il lunario-

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  4. io percepisco circa 300 euro ettaro,a me sembra relativamente basso almeno paragonato a chi coltiva pomodoro o alcuni che hanno oliveti (e che negli anno d'oro hanno fatto megatruffe ai danni dell'agea dichiarando produzioni spropositate e ai quali è stato assegnato un valore dei titoli anche di migliaia di euro....)sarei già contento se non diminuisse ancora ma ne dubito.......

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  5. oggi ho fatto una camminata nei primi campi che ho seminato e che dovrei raccogliere ,devo dire che sono rimasto alquanto perplesso,fino a 10 giorni fa sembravano andare per il meglio,oggi ho visto le spighe abbastanza "strane" non ho capito bene se hanno sofferto quei 4 giorni di caldo dell'altra settimana o il freddo eccessivo avuto nei giorni scorsi,inoltre il grano si vede bianconato....ora dico io:se la situazione è questa in un campo trattato non oso immaginare quella nei campi non trattati ,eppure i campi visti dal di fuori non sembrano malaccio,speriamo di raccogliere sto cavolo di grano quanto prima,e poi che se vada a fanculo lui,i mulini,la pac,la ruggine e tutti gli eventi negativi di quest'anno!!! sperando di passare una estate serena a tranquilla

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    1. Quest'anno se facciamo pari si festeggia-
      Anche qui,i campi seppur trattati si stanno deteriorando ogni giorno che passa-
      Giovanni di che zona sei?
      Ho come l'impressione che le disgrazie non sono ancora cominciate-

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    2. Paradossalmente, ho seguito alcuni campi bio in Basilicata e sembra che i problemi di malattia, septoriosi e fusariosi, abbiano inciso meno sul danneggiamento della coltura. Credo che ciò sia dovuto, in parte, alla bassa disponibilità di azoto che ha reso la pianta meno vigorosa. Tuttavia all'opposto abbiamo il problema delle infestanti che con le piogge di giugno si sono ben sviluppate nella fase di raccolta del grano. Antonio

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    3. Ma in agricoltura bio che concimazioni azotate sono permesse?
      Si possono usare solo concimi organici?

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    4. Purtroppo si, solo concimi organici certificati bio o concimi liquidi fogliari ammessi in bio. Per il resto solo sovesci o erbai di leguminose che dopo un paio di anni danno buoni risultati.

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  6. nord basilicata,praticamente ai confini con la puglia

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