martedì 18 febbraio 2014

GDO: i nuovi sospetti

Di Simone Ricci • 13 dic, 2013 • Categoria: Consumi

L'Antitrust ha avviato un'istruttoria per accertare i possibili limiti alla concorrenza creati dalla Centrale Italiana: si tratta dell'alleanza tra cinque insegne di supermercati.



Coop, Despar, Il Gigante, Sigma e Disco Verde: sono queste le cinque “sorelle” dellagrande distribuzione organizzata che fanno parte dell’alleanza conosciuta come Centrale Italiana. È proprio su questa centrale d’acquisto che si stanno concentrando le attenzioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In effetti, è stata avviata un’istruttoria per accertare una possibile intesa restrittiva della concorrenza, i cui effetti potrebbero aver riguardato sia i fornitori che i consumatori.
Un’alleanza così vasta (Centrale Italiana possiede la più grande quota di mercato nel nostro paese) può aver ostacolato produttori efficienti ma allo stesso tempo deboli dal punto di vista contrattuale? È questa la domanda a cui l’Antitrust tenterà di dare una risposta. In più, si dovrà capire se la qualità dei prodotti, gli sforzi di innovazione e gli investimenti sono stati influenzati in maniera negativa nel lungo termine. Ma l’istruttoria avrà anche un altro obiettivo.
L’Authority ha il compito di verificare l’impatto dell’ipotetico coordinamento delle politiche di vendita o di una riduzione degli incentivi a competere: in pratica, un comportamento del genere potrebbe aver ridotto i prezzi di acquisto, ma questi ultimi non sarebbero stati trasferiti ai consumatori. Ci sarà tempo fino al 28 febbraio del 2015 per ultimare i lavori, dunque c’è più di un anno a disposizione per far emergere la verità.
Centrale Italiana è stata creata nel 2005 per far risparmiare le catene di supermercati sui costi al momento dell’acquisto delle merci. Inizialmente ne hanno fatto parte Coop Italia e Sigma (celebre marchio bolognese), poi si sono aggiunte anche Despar, Il Gigante (azienda di Bresso presente soprattutto in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna) e Disco Verde (nota soprattutto per la distribuzione nel settore alimentare).
Molte persone, pensano,che il fresco polare ,d'estate,e il caldo ,caraibico d'inverno siano a costo zero-
Non esistono pranzi gratis,fatto fuori i piccoli esercenti e le piccole realtà produttive,oggi questi signori fanno quello che vogliono-sarebbe opportuno ripensare i propri itinerari di spesa-forse il caro Mario sotto casa andrebbe rivalutato un pò-


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