SEMBRA PROPRIO DI SI-
Come si evince da questo articolo(QUI) nel 2004 sul comparto delle materie prime agricole le banche erano impegnate solo per 10MLD di dollari,cifra che sale vertiginosamente fino a 90MLD nel 2011-
Oggi causa il crollo delle materie prime agricole ed in particolare del nostro grano duro è tutto un affannarsi nel condannare gli speculatori,di solito le speculazioni si fanno per guadagnare non per perdere guadagno e la cosa più in risalto è che tutto il comparto delle materie prime agricole e non ad essere investito da pesanti ribassi di listino-
Come andremo a verificare sembra che quando la finanza abbia deciso di speculare sulle materie prime i redditi agricoli ne abbiano tratto beneficio,poichè commoditis come petrolio,Corn e Wheat quotati presso Wall-Street sotto la spinta speculativa si sono trascinate dietro tutte le altre materie prime agricole-
Qui di sotto un grafico delle quotazioni degli ultimi 10 anni di petrolio,mais e frumento(wheat) straordinaria la correlazione tra le oscillazioni del petrolio e le altre 2 materie prime agricole altrettanto straordinaria è la correlazione tra l'esposizione crescente delle banche a partire dal 2004 su questi prodotti e la loro corsa sui listini,con una battuta d'arresto nel 2008 causa la bolla dei sub-prime,strumenti altamente speculativi che nel 2009 portarono al crollo delle borse mondiali e come si evince dal grafico tutti e 3 i prodotti ,petrolio ,mais e wheat crollano di pari passo -
-Qui di sotto invece abbiamo l'andamento del mercato del grano duro italiano quotato presso la principale borsa merci d'Italia ovvero Foggia-
Il grafico è monolitico,il suo andamento altalenante corre di pari passi con il grafico superiore,a dire il vero sia i rialzi che i ribassi avvengono con leggere ritardo e non potrebbe che essere così poichè ci vuole un pò di tempo nel recepire ciò che avviene nelle principali borse mondiali dove gli scambi sono milioni di volte superiore e la reattività è più immediata,ma le discrepanze sono minime e la sostanza non cambia-
I grafici parlano chiaro,gli speculatori finanziari,ovvero le banche,quando hanno speculato sulle materie prime agricole e non,a beneficiarne sono stati anche i redditi degli agricoltori,diversamente ,i redditi agrari sono andati in sofferenza-
Allo stato attuale è del tutto chiaro che parlare di speculazioni al ribasso non ha senso e forse qualcuno deve decidersi a rivedere tutta la politica agraria comunitaria se si vuole affrontare il problema dei redditi agricoli,ma accordi come il CETA o il TTP stanno a indicare che si vuole andare da tutta altra parte,ovvero sostituire la mancanza di materia prima europea causa fallimenti e dismissioni aziendali europee con prodotti esteri a basso costo e facilmente accessibili-
Ridateci la speculazione-gli agricoltori ne hanno bisogno-
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