I VOSTRI QUESITI
Ma cos'è questo greening?
Le risposte alle tantissime richieste di chiarimenti sull’applicazione delle misure verdi della Pac
Angelo Frascarelli, Terra e Vita
26 Settembre 2014
Soia. Qualsiasi tecnica colturale
Nel greening come va gestita la soia dal punto di vista agronomico? È possibile fare i normali diserbi, trattamenti, ecc.
L'agricoltore può utilizzare la soia (coltura azotofissatrice) per soddisfare l'impegno del 5% di aree di interesse ecologico. Occorre ricordare che le colture azotofissatrici hanno un fattore di ponderazione di 0,7 quindi un ettaro di coltura azotofissatrice corrisponde a 0,7 ettari di area ecologica.
L'agricoltore è libero di adottare qualsiasi tecnica colturale. Il valore ecologico della soia è nel fatto di essere una coltura azotofissatrice, indipendentemente dalla tecnica agronomica.
Pisello fresco. Azotofissatrice e terza coltura
Vorrei porre un quesito sul greening, relativo a un'azienda agricola di 100 ettari, in collina, tutta a seminativi.
Con la nuova Pac semino: 50 ha di grano duro, 42,50 ha di girasoli e 7,5 ha di piselli freschi. In questo modo ho rispettato sia la terza coltura e anche l'area ecologica, poiché ho seminato il 5% a pisello fresco (pianta proteica, coefficiente 0,70)?
Il mio dubbio è: devo destinare un 5% per la terza coltura e un 5% per l'area ecologica, e quindi allora devo seminare più di 7,5 ettari di pisello fresco? Oppure i 7,5 ha di pisello fresco mi copre sia il 5% di greening sia l'obbligo della terza coltura?
Il lettore che attua l'ordinamento colturale descritto, attraverso i 7,5 ettari di pisello fresco soddisfa due impegni del greening:
- la diversificazione, in quanto il pisello fresco funge da terza coltura;
- l'area di interesse ecologico, pari al 5% della superficie a seminativo, in quanto il pisello rientra nelle colture azotofissatrici (v. tab.), stabilite dal ministero per le Politiche agricole, con un fattore di ponderazione di 0,7.
Favino. Sovescio o maturazione pari sono
Per il 5% di greening, se semino favino, posso portarlo a maturazione secca oppure lo devo sovesciare?
Il favino è una coltura azotofissatrice che può essere utilizzata per soddisfare l'impegno del 5% di aree di interesse ecologico, con un coefficiente di ponderazione di 0,7.
Il favino deve costituire la coltura principale; Agea dovrà definire entro il 31 ottobre 2014, il periodo annuale per stabilire la coltura principale.
Il favino, ai fini del rispetto del greening, può essere sovesciato oppure può essere portato a maturazione. Non ci sono obblighi in merito alla destinazione della coltura.
Controlli. Stessi criteri della condizionalità
Ai fini del pagamento greening, come saranno rilevate le superfici tipo capezzagne, incolti, ecc.?
E come facciamo con gli elementi che possono variare nel tempo (albero che cade per fare un esempio)?
L'agricoltore dichiara annualmente le superfici ammissibili ai pagamenti diretti, con la Domanda Unica da presentare entro il 15 maggio di ogni anno.
Dal 2015, sempre con la Domanda Unica, l'agricoltore dovrà dichiarare le superfici destinate al rispetto degli impegni del greening. Agea effettuerà i controlli con gli stessi criteri della condizionalità.
Le dichiarazioni in Domanda Unica presentano molti elementi che possono variare nel tempo; basti pensare alle normali colture agrarie. Ciò non costituisce un problema, ad esempio se l'albero era presente alla data del 15 maggio.
Leguminose. Trifoglio accoppiato medica: no, miscugli: ni
Il trifoglio, l'erba medica e i miscugli di essenze foraggere possono essere utilizzati sia per il greening sia per l'aiuto accoppiato del “Piano proteico”?
Se sì, è indifferente se la coltura è da foraggio o da seme?
Il trifoglio, l'erba medica e i miscugli di essenze foraggere presentano risposte differenti ai fini degli impegni del greening e del sostegno accoppiato.
Ai fini del greening, il trifoglio e l'erba medica possono essere utilizzate per soddisfare l'impegno del 5% di aree di interesse ecologico, essendo colture azotofissatrici, con un coefficiente di ponderazione di 0,7.
I miscugli di essenze foraggere non sono utilizzabili ai fini del greening, a meno che siano costituite solo da colture azotofissatrici.
Ai fini del sostegno accoppiato, il decreto ministeriale prevede un premio alle leguminose da granella al centro-sud Italia tra cui agli “erbai annuali di sole leguminose”.
Il trifoglio è una coltura annuale ed è leguminosa, quindi rientra nel sostegno accoppiato.
L'erba medica non è una coltura annuale, quindi non rientra nel sostegno accoppiato.
Erba medica. Un seminativo non oltre il 75%
Un'azienda possiede 120 ettari di Sau, di cui 9 ha ad erba medica.
Ho capito che l'erba medica è utilizzabile sia come una coltura per la diversificazione, sia ai fini del conteggio delle aree ecologiche, con un fattore di ponderazione di 0,7.
Ma non ho capito come si applicano le percentuali. Il conteggio del 75% della coltura principale (ai fini della diversificazione) si applica sempre su 120 ettari o su 120 ettari meno i 9 ettari di erba medica (in quanto non è seminativo)?
L'erba medica è un seminativo, in quanto è una foraggera avvicendata. La definizione di seminativo è riportata nel Reg. 1307/2013, art. 4, par. 1 lett. f.
Ai fini della diversificazione, la coltura principale non può superare il 75% della superficie a seminativi; le due colture principali non occupano insieme più del 95% di tali seminativi.
Il conteggio si applica all'intera superficie a seminativi, quindi, nel caso in questione, sui 120 ettari.
Interesse ecologic. Almeno il 5% dei seminativi
Se nelle aree di interesse ecologico inserisco dei fossati, alberi, ecc. che non vengono conteggiati come coltura, poi posso con una azotofissatrice arrivare alla percentuale del 5% di aree di interesse ecologico?
Sì.
Le aree di interesse ecologico devono essere una superficie corrispondente ad almeno il 5% dei seminativi dell'azienda.
Se vengono utilizzate come aree di interesse ecologico, le seguenti superfici:
- elementi caratteristici del paesaggio;
- fasce tampone;
- bosco ceduo a rapida rotazione;
- imboschimenti realizzati con il Psr;
il 5% si calcola sui seminativi più le suddette aree di interesse ecologico.
Dopo aver conteggiato gli elementi caratteristici del paesaggio (fossati, alberi isolati, siepi, ecc.), se l'agricoltore non raggiunge il 5%, può completare l'impegno dedicando una parte dei seminativi a colture azotofissatrici per raggiungere il 5%.
Diversificazione/1. Arboree e pascoli non utilizzabili
Le due o tre colture necessarie per rispettare la diversificazione devono essere seminativi oppure possono essere anche le arboree (vigneti) o pascoli?
La diversificazione è un impegno del greening che interessa solamente ai seminativi, di conseguenza sono utilizzabili solamente le colture a seminativo, non le arboree e/o i pascoli.
Diversificazione/2. Da calcolare sui seminativi
Ho un'azienda di 120 ettari, di cui 50 ettari a pascolo permanente e 70 ettari a seminativi.
Per rispettare la diversificazione, le mie percentuali sono di 75% coltura principale, 5% terza coltura e 20% dell'altra coltura. Vorrei sapere se vanno calcolate sui 120 ettari e sui 70 ettari?
Sui 70 ettari.
Infatti la diversificazione è un impegno del greening che interessa solamente le aziende che hanno più di 10 ettari di seminativi e si applica solamente alla superficie a seminativo (art. 44, Reg. 1307/2013). All'interno dei seminativi, l'agricoltore deve rispettare le seguenti percentuali: la coltura principale non può superare il 75%; le due colture principali non devono occupare insieme più del 95%.
Fonte: http://www.agricoltura24.com/ma-cos-e-questo-greening/0,1254,54_ART_8680,00.html
"L'erba medica non è una coltura annuale, quindi non rientra nel sostegno accoppiato."
RispondiEliminaMa neanche il primo anno?
Ciao Toni-L'erba medica è un seminativo, in quanto è una foraggera avvicendata. La definizione di seminativo è riportata nel Reg. 1307/2013, art. 4, par. 1 lett. f.
EliminaTieni presente,che non esiste più l'avvicendamento biennale,quindi,nulla vieta di ripeterla sulla stessa particella per più anni,(almeno cosi mi sembra di aver capito)-
anche a me era venuto un dubbio interpretativo in questi giorni riguardo al discorso della terza coltura (favino nel mio caso)che era anche una azotofissatrice,e cioè se il 5% dell 'efa si doveva sottrarre a quanto effettivamente seminato oppure no,l'esempio sopra citato del pisello fresco dovrebbe sciogliere definitivamente i dubbi interpretativi,solo una nota:ho fatto delle simulazioni anche degli anni a venire:non sempre sarà agevole rispettare le percentuali delle tre colture specie per chi come me ha tanti piccoli e medi appezzamenti,mi troverò in alcuni casi a dover dividere dei campi con 2 colture diverse x rispettare le percentuali ,cosa che darà dei fastidi durante le esecuzioni dei lavori e sopratutto alla raccolta,ma tant'è,dovremo adeguarci anche a questo
RispondiElimina