giovedì 29 dicembre 2016

PESTICIDI NEL PIATTO-

PASTA-

PIATTO AVVELENATO-













Nel Febbraio del 2016,il  Test-Salvagente( la stessa testata giornalistica che qualche mese dopo ovvero aprile 2016 pubblica le nostri analisi sul glifosate nella pasta ampliandole con delle propriepubblica un rapporto sui pesticidi nella pasta,ovvero fà analizzare 15 marchi di pasta,alla ricerca di pesticidi e micotossine,il risultato,alla luce di quello che avviene qualche mese più tardi ovvero dopo la ricerca di glifosate nella pasta è inquietante-
Va premesso che i risultati riscontrati sia per i pesticidi che per le micotossine ,come quelle del glifosate sono tutti entro i termini di legge,tuttavia si và dalle micotossine di Del Verde (497ppb) le più alte riscontrate tra i 15 marchi ,insieme alla presenza di glifosate, (mentre è di De Cecco  il valore di Don più basso 28ppb)al coktail di Divella,ovvero glifosate e ben due pesticidi(pirimifos metile 0,021mg/kg più piperonil butossido 0,019mg/kg) un pesticida anche per 
Barilla (piperonil butossido 0,016mg/kg) così anche per pasta Conad, e con enorme sorpresa, si trovano tracce di pesticidi,ben due, anche nella linea Voiello (marchio di Barilla) che vanta una linea di pasta tutta italiana,come registra in etichetta, filiera grano Aureo (Cipermetrina 0,022mg/kg Piperonil butossido 0,091 mg/kg)-
Trattasi di pesticidi usati sia in agricoltura come il pirimifos,contro afidi della spiga e altri insetti o nei centri di stoccaggio per la conservazione della granella, e di contro  loro i  residui si riscontrano nella pasta,tra l'altro sul pirimifos c'è un'accesa discussione negli USA sui suoi effetti dannosi per l'uomo dove la sua presenza negli alimenti viene monitorata con attenzione dal FDA (QUI)-
Questo articolo ci fù di molto aiuto all'epoca, quando decidemmo di fare le analisi per cercare il glifosate,la Del Verde con il suo valore di DON abbastanza elevato,seppur nella norma, era la prima candidata alle analisi, dove c'è micotossina alta,con molte probabilità c'è grano canadese,delle praterie del nord,ove il Pre-Harvest , ovvero la tecnica con la quale si usa il glifosate per essiccare il grano  è una prassi quasi obbligata,ma non data per scontata,ebbene precisare che la tecnica del pre-harvest non viene effettuata a prescindere e ci sono areali ove essa non si usa--va ricordato  inoltre che trattasi di una tecnica che comunque porta dei costi aggiuntivi alle aziende,le quali la usano solo in circostanze estreme-
Tuttavia,come si evince da questa ricerca,il consumatore non può stare tranquillo,oggi si fà una battaglia contro il glifosate,contro le micotossine,soprattutto come strategia commerciale atta a mettere in difficoltà l'import di grano straniero,in particolare del grano canadese reo di deprimere i listini del grano nazionale,ma i pericoli,vengono anche da casa nostra,la linea Voiello certificata 100% grano italiano,varietà Aureo, seppur entro i termini di legge presenta due  residuali di pesticidi e non  possono essere assoggettati a granelle importate ,almeno chè non si affermi il falso in etichetta,e che dire poi di Divella ,quella stessa marca che in questa stagione stà pubblicizzando la sua filiera di grano duro italiano in tutto il sud Italia,con l'intento di rifarsi una verginità,dopo che nella sua pasta sono stati riscontrati sia tracce di glifosate che di ben due pesticidi?
La salute è un bene inalienabile,non esistono frontiere o interessi nazionali che possano metterla in discussione e la battaglia per avere un cibo sano deve essere fatta a 360 gradi,sia contro i pericoli che ci arrivano da fuori che quelli interni-





-risultati residui glifosate nella pasta-

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