Gli esperti dell’ istituto si dichiarano scettici sulle possibilità di un recupero dei prezzi a breve termine poichè, se da una parte è realistico pensare che un protrarsi degli attuali prezzi bassi possa trasformarsi (a lungo termine) in una contrazione della produzione, dall’ altra è un dato di fatto che il tempo che intercorre tra semina e raccolto rende inefficace l’ utilizzo di tali analisi per elaborare forecasts a breve termine.
Il suggerimento che arriva dalla banca d’ affari è di attendere al divulgazione del prossimo* WASDE Report, che verrà diffuso l’ 11 settembre e potrebbe (sempre secondo Morgan Stanley) riservare alcune sorprese per quanto concerne il *Corn.

Corn, previsioni di output e prezzo

Morgan Stanley non si sbilancia per quanto concerne i prezzi, ma propone un forecast dell’ output pari a 13.917 bn di bushels, in ribasso rispetto all’ anno passato ed in ribasso rispetto alle stime ufficiali del Dipartimento dell’ Agricoltura USA, che si attestano a quota 14.032 bn di bushels.
Per quanto concerne i prezzi giungono a mercato le previsioni diParagon Investments ed Ag Resources e sono previsioni tutt’ altro che ottimistiche, con Paragon Investments che propone un target a quota 320 USd/bu e Bill Tierney (AG Resource) che vede in 340 USd/bu la media di prezzo per la stagione corrente, una media che potrebbe tuttavia scendere sotto i 300 USd/bu nelle stagioni successive.