mercoledì 23 aprile 2014

costi d'importazione dal nord dakota

IL GRANO ESTERO  A BUON MERCATO?











Ad oggi,il prezzo del duro americano si aggira sui 7$ a bushell,circa 257$ a tonnellata,ma quando arriva da noi quando costa?

Crop Progress Report April 22, 2014
Stabilire i prezzi all'esportazione

i costi di trasporto sono generalmente il più grande componente nella differenza tra i valori di cassa in varie località d'esportazione, ma i fattori di qualità come qualità, proteine ​​e di caduta, ed i livelli di vendita di produttori in tutta la regione di produzione può anche causare significative variazioni di valore. Esportatori di grano primaverile duro rosso Uniti prendono in considerazione il prezzo futures a Minneapolis e dei livelli di base offerte dai mercati concorrenti nel determinare la loro offerta di prezzo in contanti per una particolare posizione di esportazione. Ad esempio, un esportatore Golfo riceve una richiesta da un paese importatore per un un'offerta per la consegna di agosto del grano primaverile duro rosso statunitense, n ° di grado 2 o superiore, Scuro primavera settentrionale, proteine ​​minimo del 14 per cento. Il prezzo di Minneapolis per settembre è di $ 110 per tonnellata. La base alternativa migliore per la qualità del frumento specificato è di $ 25 per tonnellata rispetto al prezzo a termine Minneapolis. Ciò equivale a un prezzo in contanti a Minneapolis di $ 135 per tonnellata. Trasporto al Golfo di Minneapolis è di $ 15 per tonnellata e le spese di trattamento sono 2 dollari per tonnellata. L'esportatore avrebbe offerto all'acquirente un preventivo di $ 152 per tonnellata o superiore.

Fatti due conti arriverebbe al nostro porto a circa 410$ a tonnellata,tenendo presente un cambio medio E/$ ad 1.35,farebbero circa E 303,00 a tonnellata,ai quali bisognerebbe aggiungere il costo di scarico e trasporto presso il mulino,che sono circa mediamente altri E120,00 per tonnellata,per un totale di circa
E423,00 a tonnellata-

I prezzi sono stati approssimati per difetto,con un dollaro leggermente più apprezzato del momento attuale,tuttavia,le nostre quotazioni attuali,minimo 27,massimo 29,per un buono mercantile,approssimativamente superiore al 13% di proteine,direbbero che margini per aumenti , non ci sono-

E del tutto ovvio,che se i nostri governanti,non capiscono che bisogna ridurre il carico fiscale sul comparto agricolo in particolare sul settore produttivo,la situazione sarà sempre più insostenibile,schiacciati da una parte dai concorrenti esteri,dall'altra dalla pressione fiscale nazionale,saremo spazzati via-




15 commenti:

  1. Mimmo dovresti fornire i link in lingua originale, temo che non si parli di grano duro nel testo in inglese ma del HRSI...un grano tenero di forza

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    1. No ,parliamo di duro del nord Dakota,14% proteine,peraltro quotato intorno ai 7,5$ bushell,quotazione che questa mattina ha visto guadagnare altri 10 centesimi a bushell-Io ho fatto un calcolo approssimato per difetto,l'unico dato che ho lasciato inalterato è il costo per il trasporto-
      A dire il vero i margini per far sì,che il nostro duro aumenti ancora 1/2 euro ci sono,ma non è questo l'argomento del post,ma i costi di trasporto,in quanto,applicati alle quotazioni del duro americano,quasi stabile intorno ai 7$ per bushell,durante tutto l'inverno,hanno fatto del duro americano una merce molto più costosa rispetto al duro nazionale,tanto da non giustificare le quotazioni del nostro duro tra settembre e dicembre del 2013-qualcuno ha manipolati i listini italiani,al ribasso,con la complicità delle camere di commercio e dei sindacati-

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    2. no, è un tenero....questo il link originale dal quale hai tratto la notizia (facciamo i preziosi?)....http://www.ndwheat.com/buyers/default.asp?ID=287
      e si parla di Hard Red Spring wheat
      noto anche come HRSI a Minneapolis

      qui il link nel quale si spiega che l'hard red spring wheat è un tenero
      http://www.ndwheat.com/buyers/default.asp?ID=294

      il prezzo del duro è più basso del HRSI

      Il Duro Canadese è venuto dal Pacifico e da San Lorenzo (in parte) questo inverno, i costi non sono gli stessi della tratta del Golfo....
      qualcuno senz'altro manipola, ma anche tu nel tuo piccolo vuoi manipolare? Le fonti vanno fornite, altrimenti sono pensieri in libertà.

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    3. Tu sei molto affezionato alle fonti,fonti alle quali,io sinceramente guardo solo come input-Qualche tempo fa,Krukko divulgo una notizia al quanto incredibile,i Canadesi chiedevano 12 dollari(io dico canadesi) per il loro duro,circa 10$ USA-notizia divulgata nella incredulità di tutti,le fonti a te care,dicevano e dicono il contrario,ebbene,qualcuno,che gira mezzo mondo,dal Kazakistan al Canada,passando per Argentina e Russia,con aziende agricole direttamente gestite ,in Ucraina,Lettonia e Sud Africa,mi ha riferito personalmente,che chi vuole il grano Canadese superiore a 14% di proteine ,tanto deve pagare altrimenti può anche tornarsene da dove è venuto. Ebbene tener presente che i grani Canadesi ,fermi negli ascensori per tutto l'inverno,costano bei soldini come costi di gestione,e i costi di trasporto sono aumentati a dismisura,senza che le autorità ne facciano parola,i farmer Canadesi,non accettano una cifra netta ,meno di 6,5$a bushell-
      Ora se tu pensi,che il grano Canadese o del nord Dakota,parta dal campo e arrivi qui nei molini italiani,con un rincaro di qualche dollaro,libero di pensarlo,-io la penso un po differentemente,e dopo una chiacchierata con qualcuno che è del mestiere,mi convinco sempre di più,che le fonti alle quali ti riferisci ,hanno lo stesso valore del chiacchiericcio da bar,solo che qualcuno ha deciso che sono indiscutibili-per carità, questo è il mio libero pensiero,e ti prego di lasciarmelo esprimere,ma tieni presente che c'è un detto che dice-PAROLA DI DIO,VOCE DI POPOLO-il mio intento è quello di far capire,che il prezzo del grano nord americano,dal campo al pastificio italiano costa molto ma molto più di quello italiano,tant è che oggi da mè il duro,viene pagato ,(dai commercianti che contano) non meno di 29E QT,all'agricoltore-con il duro canadese a 6,5$ bushell,devono essere impazziti questi trasformatori italiani-
      Purtroppo i conti non tornano,e questo le fonti non lo spiegano,o meglio non vogliono spiegarlo-in italia,per ovvi motivi,i trasformatori si assicurano alla raccolta più del 50% del raccolto nazionale,quantitativo,con il quale gestiscono i listini per buona parte dell'anno,naturalmente eventi climatici e geopolitici permettendo-

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    4. ...rimane il fatto che quello di cui disquisivi è grano tenero...
      io non sono sicuro di quasi nulla...tranne che hai una conoscenza dell'inglese veramente scarsa e gli articoli che traduci con il traduttore di google sono per me incomprensibili, per cui ti ho chiesto di fornire le fonti originali....vedo che sei restio, ed anzi orgoglioso delle tue elucubrazioni e traduzioni...me ne dispiace...vorrà dire che farò a meno di seguirti d'ora in poi...

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    5. veramente non hai chiesto le fonti,anzi,hai provveduto a citarle-.http://www.ndwheat.com/buyers/default.asp?ID=287

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  2. A questo punto mi corre l'obbligo di invitare Granduro a non avere la coda di paglia!!!! Mimmo settanta non è laureato in lingue celtiche o anglosassoni ma, ritengo che esprima un pensiero leale, considerazioni argute pro-coltivatore!!!!!! Non possiamo accusarlo di altro.

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  3. nessuno accusa nessuno di diffondere notizie false,anche io debbo dire però che spesso le traduzioni di alcuni link inglesi sono poco comprensibili e possono generare confusione,meglio mettere la fonte originale e ognuno poi traduce come meglio crede....

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  4. Scusa Granduro, non sapevo che ti chiamassi pure Giovanni!!!!!! Sulle notizie false, ti risulta che qualcuno all'infuori di tè abbia parlato di notizie false????????????

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    1. Calma,granduro non si chiama Giovanni e non ha neanche la coda di paglia,anche se la tua definizione PRO-COLTIVATORE è esatta-il mio scopo è proprio questo,quello di aprire la discussione su qualcosa di cui non si discute mai,cioè quanto costa importare grano dal nord america,e forse si scopre che alla fine detto grano non è tanto a buon mercato come si vuol fare intendere ,per mettere in crisi le quotazioni del nostro duro-tuttavia,se segui il blog di granduro,noterai che lui è un tipo tutto precisino,quasi maniacale,su certe cose,io invece vengo dall'arte di arrangiarsi,e per me certe cose sono date per scontate oppure non le prendo neanche in considerazioni,2 modi diversi di relazionarsi con mondo-che poi si riflette sul modo di operare da parte di entrambi-
      Spero che capisca che questo non potrà mai essere un blog come il suo,poichè io non sono come lui-

      Giovanni,da oggi in poi,i report stranieri li pubblico in lingua originale-e poi vi arrangiate voi-

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  5. Il problema,di che se ne dica,deriva dal fatto,che noi agricoltori alla raccolta siamo costretti a cedere almeno la metà del nostro raccolto ,dobbiamo chiudere i conti pregressi e magari vivere pure,se poi ci metti anche l'incertezza del pagamento pac di quest'anno la situazione diventa ancora piu complicata.
    I pastai italiani alla raccolta ad occhio e croce si assicurano piu della meta del raccolto,almeno di stravolgimenti climatici o crisi come quella Ukraina,possono tranquillamente manipolare le quotazioni italiane,senza entrare dentro le stanze segrete,basta che per qualche tempo dichiarino di non aver bisogno di grano e le quotazioni calano da sole.
    Ritengo inutili e sterili la polemica sugli articoli in lingua originale,peccato,il tema del post è molto interessante, una discussione concentrata sulle quotazioni italiani rispetto agli aquisti esteri aiuterebbe a capire alcune cose .

    ELENA .

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    1. Torneremo ad affrontare la discussione in modo più dettagliato-

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  6. Non ho mai creduto al fatto che noi Italiani potevamo far fessi i Canadesi,forse qualcuno pensa che i nostri importatori vadano direttamente per le pianure Canadesi ,porta a porta dai farmer ad acquistare grano,poveri fessi,i farmer fanno la fame come gli agricoltori Italiani,se non di più pure.
    PS-sabato,03,05,ad URURI,Molise,c'è la corsa dei buoi,siete tutti invitati-
    ciao Mimmo

    Donato.

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    1. Ti fossi fatto sentire qualche settimana addietro,avremmo provveduto a dare risalto all'evento-
      saluti a tè-

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  7. Crisi russo-ucraina

    Ultima, ma potrebbe essere la prima per paesi deficitari come l'Italia, la crisi politica tra Russia ed Ucraina che relativamente ai cereali (grano, orzo e mais) potrebbe avere forti ripercussioni prima a livello produttivo, con l'impossibilità degli agricoltori di accedere al credito per l'acquisto di sementi e mezzi tecnici per le colture primaverili, poi a livello logistico e commerciale con possibili restrizioni nella movimentazione di merce ucraina verso porti tornati (dopo anni) Russi. Per lo scacchiere commerciale del basso Mediterraneo, fortemente dipendente dal mais e dalla soia ucraina e dal grano russo e kazako, quanto sta accadendo o potrebbe accadere nelle prossime settimane nell'area del Mar Nero è un potenziale fattore destabilizzante.

    Tirando le fila e azzardando una conclusione, possiamo dire che nonostante lo scenario mondiale sia, nei numeri, abbastanza rassicurante, saranno i fattori destabilizzanti come il “backlog” Canadese, per i grani duri e gli “spring”, e la crisi russo-ucraina, per i grani teneri in genere, a sancire il sentimento e la tendenza del mercato per i prossimi mesi.

    Del grano nei magazzini dei paesi esportatori, dal Canada alla Russia, ce n'è ancora e tanto, e le semine 2014 fanno pronosticare raccolti mondiali in grado di soddisfare pienamente i consumi, ma oggi è ancora presto per dire se e quando questo equilibrio nei numeri si rifletterà sui nostri mercati.
    Al momento le quotazioni restano ben tenute e questo potrebbe durare ancora per molte settimane.

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